Kurt Prüfer lavorava come ingegnere presso l’azienda J. A. Topf & Sons di Erfurt. Era specializzato in sviluppo di inceneritori di cadaveri per i campi di concentramento.
Kurt Prüfer progettava forni crematori dal 1920. Per lui era particolarmente importante osservare dei principi morali: le cremazioni non dovevano in nessun caso essere equiparate allo smaltimento dei rifiuti. La costruzione di forni crematori era un settore di attività promettente. Nella vecchia società, tuttavia, rappresentava solo una piccola area marginale. L’azienda registrò poche vendite e una commissione limitata per Kurt Prüfer che non era soddisfatto del suo reddito e della sua posizione in azienda.
Nel 1939, le SS iniziarono a costruire forni crematori nei campi di concentramento. Kurt Prüfer, membro del NSDAP dal 1933, colse l’occasione per distinguersi come specialista e migliorare il proprio potenziale di guadagno. I forni che costruì per le SS erano tecnicamente equivalenti agli inceneritori per il bestiame morto. I principi morali e le disposizioni della legge sulla cremazione non avevano più alcuna importanza per lui, i suoi superiori e le SS.
Dal 1939/40 i forni della ditta Topf & Sons entrarono in funzione nel campo di concentramento di Buchenwald. Seguirono ordini per altri campi di concentramento. I prigionieri morti venivano inceneriti come spazzatura. Nel corso della guerra, Kurt Prüfer costruì di sua iniziativa inceneritori sempre più potenti. L’obiettivo era bruciare il maggior numero di cadaveri nel minor tempo possibile ed eliminare le prove dei crimini.
Nel 1942, a Buchenwald furono messi in funzione due nuovi forni, ciascuno con tre camere di combustione. Per Prüfer si trattava di un traguardo e desiderava un riconoscimento finanziario. Scrisse ai suoi superiori: “I forni hanno prestazioni superiori di 1/3 rispetto a quelle che avevo previsto in totale. […] Per questo motivo vi chiedo di versarmi al più presto il compenso promesso” L’azienda fornì inoltre forni dello stesso tipo al campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove Prüfer supervisionò la costruzione delle camere a gas e dei forni crematori. La sua sete di riconoscimento non mostrava né limiti né scrupoli: nel 1943 presentò alle SS dei piani per accelerare il processo di omicidio di massa nelle camere a gas di Birkenau.
Dopo la fine della guerra, Kurt Prüfer continuò a lavorare presso Topf & Sons. Nel marzo 1946, insieme ad altri colleghi, venne arrestato da ufficiali sovietici per i crimini commessi ad Auschwitz. Due anni dopo fu condannato a Mosca a 25 anni in un campo di detenzione. Morì in custodia sovietica il 24 ottobre 1952.