Odilo Globocnik 

Austria/Polonia
21.04.1904 - 31.05.1945
Odilo Globocnik, 1942. © National Digital Archive in Poland

Odilo Globočnikera un comandante delle SS e della polizia del distretto di Lublino, responsabile della realizzazione dell’Operazione Reinhardt, volta a uccidere circa due milioni di ebrei nel Governo Generale tra il marzo 1942 e il novembre 1943. 

Odilo Globočnik nacque nel 1904 a Trieste, nell’allora Impero austro-ungarico. Suo padre era sloveno e sua madre proveniva da una famiglia serbo-croata in Ungheria. Dopo la Prima guerra mondiale si stabilì nella Carinzia austriaca, dove dagli anni Trenta fu membro attivo del movimento nazista. Doveva la sua posizione alla stretta collaborazione con il comandante delle SS e della polizia politica Heinrich Himmler. Nel 1938, dopo l’annessione dell’Austria alla Germania nazista, Globočnik assunse la carica di leader regionale (Gauleiter) del NSDAP a Vienna.
Partecipò all’invasione tedesca della Polonia nel settembre 1939 e, a novembre, venne nominato comandante delle SS e della polizia del distretto di Lublino, che faceva parte del Governo Generale. Con il massimo impegno e il sostegno di Himmler, Globočnik attuò la politica nazista, occupandosi, tra l’altro, della liquidazione dell’intellighenzia polacca, della costruzione di un campo di concentramento vicino a Lublino e del controllo della forza lavoro ebraica. Queste attività furono il primo passo del progetto di trasformazione della regione di Lublino in un “bastione del germanesimo a est”. Ciò era direttamente connesso allo sterminio della popolazione ebraica e al trasferimento dei polacchi. Nell’ambito delle persecuzioni successive, dal novembre 1942 all’agosto 1943, almeno 110.000 abitanti della regione di Zamość furono sfollati e quasi la metà di essi fu costretto a svolgere lavori forzati nel Terzo Reich o nei campi di concentramento.
Il culmine della carriera di Globočnik fu l’assunzione del comando dell’Operazione Reinhardt, finalizzata all’assassinio degli ebrei del Governo Generale. Supervisionò la costruzione dei campi di sterminio di Bełżec, Sobibór e Treblinka, il funzionamento dei laboratori di lavoro forzato per gli ebrei e il saccheggio delle proprietà ebraiche. L’operazione iniziò il 16 marzo 1942 con l’ordine di liquidare il ghetto di Lublino. Nell’ambito dell’Operazione Reinhardt, nel giro di venti mesi, le forze tedesche uccisero circa due milioni di ebrei. Nel settembre 1943, Globočnik assunse l’incarico di comandante superiore delle SS e della polizia nella Zona Operativa del Litorale Adriatico a Trieste. La promozione serviva a coprire le accuse di malversazione finanziaria commesse a Lublino. Con l’avanzata delle truppe alleate, alla fine di aprile del 1945 fuggì in Carinzia. Il 31 maggio 1945, Globočnik fu catturato dai soldati britannici e imprigionato a Paternion, dove si suicidò lo stesso giorno. Venne sepolto in una tomba senza nome.

L’animazione è il risultato della collaborazione con la St. Joost School of Art & Design di Den Bosch e Breda.