Vincenzo Cesare Dapino fu il primo comandante del Primo Raggruppamento Motorizzato, un’unità del Regio Esercito Italiano che prese parte alla battaglia di Montecassino. Mosso dalla sua lealtà verso il re e dal suo desiderio di liberare l’Italia dall’occupazione tedesca, dovette superare molteplici difficoltà.
Nel 1912 l’italiano Vincenzo Cesare Dapino fu nominato sottotenente delle truppe degli Alpini. Combatté nella guerra italo-turca, nella prima guerra mondiale e nella guerra d’Etiopia. Durante la seconda guerra mondiale combatté in Albania e fu insignito della medaglia d’argento al valor militare. Nonostante alcuni generali avessero rifiutato l’incarico considerandolo un compito senza speranza, Dapino accettò il comando del Primo Raggruppamento Motorizzato, la prima del Regio Esercito Italiano che partecipò alla battaglia di Montecassino sotto la 5a Armata USA.
Dapino era mosso dalla sua lealtà verso il re e la patria e dal suo desiderio di contribuire alla liberazione dell’Italia dall’occupazione tedesca. Il Primo Raggruppamento Motorizzato era composto da 5000 uomini. Dopo approfondite ispezioni ed esercitazioni, gli americani valutarono molto alto il livello di morale e di preparazione dell’unità, ma molto scarso il suo equipaggiamento. Sulle spalle dell’unità pesava la grande responsabilità di redimere l’onore militare dell’Esercito Italiano.
Dapino dovette superare numerose difficoltà. Guidò il Primo Raggruppamento Motorizzato durante la battaglia di Montelungo, che causò gravi perdite sul fronte italiano e che lasciò Dapino fisicamente provato. Venne quindi sostituito dal Generale Umberto Utili. Vincenzo Dapino fu nominato Cavaliere dell’Ordine militare di Savoia e nel 1952 venne promosso tenente generale nella riserva militare.