​​Zenon Malik​

Polonia
18.08.1920​ - 03.04.2018
Zenon Malik, 1934 © Home Army Museum

​​​​Zenon Malik è stato soldato e ufficiale polacco. Durante l’occupazione della Polonia si unì all’Armata Nazionale (AK) a Cracovia e raccolse informazioni per la resistenza.​  ​ 

​​Zenon Malik nacque a Cracovia il 18 agosto 1920. Fu cadetto del Corpo dei Cadetti di Leopoli n.1. J. Piłsudski e  partecipò alla campagna di difesa del 1939 come messaggero nel 20° reggimento di fanteria dell’esercito polacco. 

​Si unì alla resistenza subito dopo l’inizio dell’occupazione nel 1939 e partecipò a un corso per sottufficiali. Prestò servizio nella diversione e nel sabotaggio e condusse corsi per sottufficiali per altri membri della resistenza a Cracovia prima di diventare ufficiale nei servizi segreti. 

​Nel 1941 Zenon fu costretto ad arruolarsi nel Baudienst (servizio di costruzione) tedesco. Fu poi trasferito a lavorare nell’Ospedale Militare di via Copernico e nel 1943 all’Istituto Batteriologico di via Pura. Qui lavorò come alimentatore di pidocchi – utilizzati per la ricerca sui vaccini contro il tifo – e come pulitore. Questi lavori gli permisero di raccogliere informazioni. 

​Parlando tedesco, Zenon riusciva a conversare con i soldati della Wehrmacht sulla situazione del fronte orientale. Riuscì a guadagnarsi la loro fiducia e a farci amicizia, il che gli permise di ottenere molte informazioni preziose sulla situazione dell’esercito tedesco al fronte. 

​Nel 1944, Zenon ricevette l’informazione che le forze tedesche gli stavano addosso e dovette fuggire da Cracovia. Trascorse il resto della guerra in clandestinità a Brzesko. 

​Dopo la guerra, Zenon fu perseguitato dal regime comunista. Dopo il 1990, fu tra i fondatori dell’Associazione mondiale dei soldati dell’Armata Nazionale (AK) e poi dell’Associazione mondiale indipendente dei soldati dell’AK. Inoltre, fu cofondatore del Museo della storia dell’AK, che si è trasformato nell’attuale “Muzeum Armii Krajowej” (Museo dell’Armata Nazionale). 

​Zenon è stato decorato con la Croce di Bronzo al Merito con Spade, la Croce dell’Armata Nazionale e la Medaglia dell’Esercito. È deceduto il 3 aprile 2018.​